17.02.2023, Profumi d’altri tempi (1/3)

“Verrà il giorno in cui venderemo solo merce impacchettata con la plastica!”, è quanto sosteneva Amilcare, gestore per oltre trent’anni assieme a Elsa dello storico e unico negozio del paese. Vi si trovava un po’ di tutto, parliamo del necessario, dell’essenziale, senza fare paralleli con quanto l’industria alimentare in questi ultimi decenni sia stata capace di rivoluzionare imballaggi e contenuti, persino inventando nuovi cibi. Il negozio di Elsa e Amilcare è stata una sorprendente galleria di profumi e odori originati dalla maggior parte degli alimenti, che si vendevano “sciolti”, ovvero nella quantità, spesso minima, richiesta dal cliente. In cantina una vasca in cemento a sinistra dell’ingresso conteneva una cospicua quantità di varechina (per molti verochina) che il negoziante vendeva a litro o suoi sottomultipli. L’odore di tale sostanza era talmente penetrante, che probabilmente ancor oggi un olfatto sensile lo può percepire. Era una norma comune, valida per tutti i negozi del tempo e che oggi forse solo l’emporio Moschioni di Cividale può rievocare …

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