17.03.2021, Usciamo dalla stagione grassa

   Ovvero l’inverno. Il momento in cui più ci sembra che la fame aumenti e il peso pure. Lo sostengono i nutrizionisti di Udine che confermano il massimo apporto calorico in tutti i pazienti seguiti da novembre a febbraio. Il mese più “pericoloso” per le abbuffate è dicembre dove abbondano gli alimenti tipici del Natale. Ora dobbiamo cercare di metterci in riga, guardando con ottimismo alla nuova stagione, alla ripresa dell’attività fisica favorita dal bel tempo e dalle temperature sempre più miti. Il caldo, poi, toglie l’appetito. È in inverno che ci si muove di meno e si pensa più al cibo e per differenza, ai chili in accumulo. Il consumo energetico a riposo aumenta del 10%. Bisogna sfatare l’idea che l’inverno è il momento di mangiare piatti grassi e abbondare con la carne, soprattutto di maiale, con alimenti da spalmare abbondantemente sul pane, con le generose porzioni delle lasagne ben farcite e grondanti, fatte dalla mamma. Questo era vero per i nostri nonni, che vivevano davvero al freddo, non sempre adeguatamente vestiti, con calzature non sempre idonee, con case fredde, camere gelate e gran parte del tempo era trascorso all’aperto, ovvero esattamente il contrario delle nostre attuali abitudini.

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