Il quartetto aveva marinato i vesperi pomeridiani di una domenica di fine maggio del ’60 e di gran lena, in bicicletta, raggiunse Claudio che frequentava l’Istituto professionale di Rubignacco. Per i nostri adolescenti, Cividale rappresentava già una città dov’era anche possibile perdersi. Erano in bicicletta e quale luogo d’incontro diverso da Mitri poteva mai essere! I ragazzi ci misero non più di 10 minuti per raggiungere Cividale. Claudio li accompagnò in un “vero” cinema, in piazza Picco, sala parrocchiale con proiezione domenicale continua. Sembrava immensa rispetto al cinematografo di San Pietro con Luzio facente la funzione di controllore dei biglietti. La grande sala, lo schermo enorme e un audio di elevata fedeltà stupirono i nostri paesani che ebbero la prima occasione di vedere un film western davvero emozionante. Alla fine della proiezione c’è stato il tempo per bere una spuma alla Bassanese (locale al tempo molto in voga) e di dividere in cinque parti una pizza (diametro 25 cm) ordinata al “Cervo d’Oro”. Consapevoli di aver fatto una fuga senza il dovuto avviso ai genitori, rientrarono pedalando così velocemente da stupire le rispettive mamme al loro rientro: «Come mai siete venuti a casa in anticipo?».