18.01.2023, L’autonoleggio

   Ponteacco anni ’50-’60: la metà degli uomini del paese era all’estero, perché lo Stato, anziché creare e offrire opportunità, ha preferito distribuire passaporti validi per l’espatrio. Con la loro partenza verso varie destinazioni, lasciarono le famiglie, le mogli, facendo mancare il supporto della loro presenza. Il trasporto pubblico era gestito dalla ditta Rosina che effettuava con le corriere solo tre corse al giorno verso Cividale: la prima alle 6:40, poi alle 7:35 e alle 14:05. Le ore centrali della giornata, sia antimeridiane che pomeridiane, erano scoperte; il parco-macchine del paese era costituito da poche auto i cui proprietari le utilizzavano per lo più per recarsi al lavoro, la patente di guida al femminile non era considerata una priorità. Come fare nel caso di un’urgenza o di un’impellente necessità? Si concretizzo la figura dell’autonoleggio, un sistema relativamente funzionale creato per dare risposte alle necessità delle persone bisognose di un trasporto a pagamento. Il paese in quegli anni era privo di collegamento telefonico e l’autista doveva essere prenotato tramite una terza persona che si recava in bicicletta presso la sua abitazione. In molti ricordano il signor Succaglia di San Pietro al Natisone, che per anni di lavoro divenne una persona familiare in paese. Era molto disponibile, anche di notte per le urgenze. Una signora, colta dalle doglie in piena notte, è mancato poco che partorisse nella sua auto durante il trasferimento da Ponteacco a Udine.

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