Sul fronte libico, esistevano le razioni di emergenza, o non meglio specificati “pasti di riserva”: nr. 2 gallette di granoturco senza sale (gr. 400) e carne in scatola che i soldati chiamavano “Arabo morto” per il fetore che emanava. Era, dunque, facile inviare soldati ai fronti: malvestiti, denutriti, senza la minima assistenza sanitaria. Agli americani andavano scatolette fresche di carne e fagioli o carne e patate, uova disidratate, crackers, biscotti, barrette di frutta e cioccolata, caffè istantaneo liofilizzato, gomme da masticare, zucchero, sigarette e carta igienica. Gli inglesi si spalmavano generose paste di fegato, di salmone e stufati di manzo. I tedeschi avevano il privilegio di saziarsi con cucine da campo, con al massimo 4.500 calorie.