18.07.2021, Prima dei temporali

   Quando tuonava minacciosamente sopra e dietro Pegliano, oppure quando il maltempo proveniva dal goriziano, allora sì che c’era da preoccuparsi. I possibili cambiamenti climatici hanno o stanno creando un certo disordine atmosferico, osservato da tutta la popolazione del mondo. In passato, i giorni compresi tra il 12 (Santi Ermacora e Fortunato) e il 18 luglio erano considerati molto pericolosi per la loro lunga storia di nubifragi e grandinate. Nel 1961, proprio il 14 luglio, una tromba d’aria scoperchiò la scuola e alcune abitazioni del paese. Un pezzo di grondaia dell’edificio scolastico si trovò dopo settimane conficcato tra i rami di un castagno sulle Makota. Quando si avvicinava il maltempo, quello pericoloso, il paese era in allerta. Tre uomini si recavano nel campanile, così come facevano tutti gli altri paesi del circondario. Per allontanare i minacciosi addensamenti, si suonava le campane “po naròdno”, ovvero “alla rinfusa”, quindi né a festa, né a morto: ognuno dei tre tirava la propria corda incurante degli altri due. Le donne in paese, intanto bruciavano foglie e rametti d’ulivo benedetto e aspergevano la casa e la stalla con l’acqua benedetta. Non sta a noi giudicare i comportamenti dei nostri avi, ma sembra stranissimo: la minaccia alle volte si trasformava in un forte temporale e nulla più.

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