18.15.2022, La doccia (2/2)

  Negli anni ’60 iniziarono a diffondersi i bagni domestici con modifiche di non poco conto all’architettura della casa. I giovani privi di bagno -come ci ha segnalato una lettrice a commento della prima parte di ieri- andavano a farsi la doccia alle Terme romane di Cividale. Era inconcepibile avere in cortile una o due auto nuove fiammanti e in casa il solo “cagadôr”.  L’adeguamento a questa comodità proseguì molto lentamente, arrivando fino agli anni ’80. Oggi non ci risulta alcuna abitazione senza almeno un bagno, “lusso” a volte criticato in paese con frasi quali: “A se bojìs itì srat tu síarak?” (Hai paura di andare a evacuare nel granoturco). Era l’era della vasca da bagno, una grande conquista utilizzata soprattutto i sabati e i detergenti iniziavano così a conquistarsi via-via un’importante fetta di mercato. Il giorno del bagno era una sorta di rito: si accendeva lo scaldabagno a legna, si attendeva che la temperatura raggiungesse i 70 gradi, mentre la stanza, spesso gelida, si riscaldava grazie al tubo dei fumi. Ma la vasca aveva i suoi limiti: elevato consumo d’acqua (circa 150 litri contro i 25 della doccia) e il lavaggio del corpo nell’acqua stagnante. Dagli anni ’80 iniziò a diffondersi la doccia, dapprima con la soluzione in vasca, poi come metodo costituito da cabina o da teli anellati. Oggi in tutto il mondo è considerata un sistema estremamente pratico, veloce, facile da eseguire ogni giorno. Il bagno si è evoluto e un accessorio indispensabile, che ci pone ai vertici della classifica mondiale, è dato dal bidet. Come fanno gli schizzinoso francesi che spesso hanno il solo water in una stanza e il solo lavandino in un’altra? Anche la doccia si è evoluta adeguandosi ai tempi e diventando tecnologica: con una app, dal telefonino si possono impostare il colore di sottofondo del box, la temperatura d’esercizio, la musica da ascoltare e cantare durante il lavaggio, i getti di idromassaggio. Ed è in evoluzione anche il sistema di distribuzione dell’acqua: dal semplice telefono, oggi si è passati a dispenser sorprendenti costituiti da getti regolabili provenienti da larghe plafoniere.

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