Ed è un argomento che interessa tutti, dal piccolo paese alla grande Borsa. Il FMI-Fondo monetario internazionale prevede che nel corso di quest’anno l’economia mondiale crescerà del 6%, come alla fine di lunghe crisi, di guerre e di epidemie. Si tratterebbe del tasso più alto dal 1980, da quando il Fondo ha iniziato a monitorare la variazione annuale del PIL-Prodotto interno lordo mondiale. Una buona notizia, dunque, ma solo in parte perché dietro ogni indicatore economico ci sono realtà complesse, che uno o più numeri non possono descrivere, ma che una volta analizzate offrono un’immagine diversa da quella “catturata” a prima vista. USA e Cina cresceranno e la crescita economica sarà circoscritta ad alcuni Paesi ricchi, quelli dove la campagna vaccinale ha avuto più effetti, permettendo all’economia di ripartire. Nel 2024 i Paesi emergenti avranno una contrazione del 3% dovuta alla difficoltà di gestire la pandemia o post-pandemia. Questo spiega perché nel 2021, nonostante la crescita eccezionale del Pil mondiale, il numero globale degli appartenenti alla classe media continuerà a contrarsi, proprio come è successo l’anno scorso. Non c’è da scherzare: si tratta di 2,5 mld di persone, pari a un terzo della popolazione.