La musina (1/2)
Tutti i bambini, oggi adulti o più che adulti, avevano e custodivano gelosamente il salvadanaio in terracotta, un tempo di forma quasi sferica con una base simile a un cerchio per consentire l’appoggio sul piano. Come tutti i salvadanai del mondo, le musine avevano (e hanno) una fessura nella parte generalmente superiore per l’introduzione delle monete. Alla forma arrotondata si sono aggiunti altri particolari quali gli occhi, il naso, la bocca e per tale motivo la parola è entrata nel vocabolario, come associazione alla parola “muso”, anche se la corretta etimologia del salvadanaio dimostra che ha altre origini: “musina” -musigna- deriva dal latino popolare “(elee)mosyna”, che a sua volta è un calco dal verbo greco “eleéin” = avere pietà, misericordia.