Da alcuni anni gli ambientalisti hanno segnalato il problema dei rifiuti che si stanno accumulando sulle vie montane a causa della grande massa di gente che si reca in Nepal e in Tibet per turismo o alpinismo. Negli ultimi tempi si è aggiunto un nuovo problema legato al cambiamento climatico e allo scioglimento dei ghiacci: il riaffiorare di cadaveri. Dagli anni 20 dello scorso secolo sono morti in scalata ben più di 300 persone e i corpi di molti di essi stanno affiorando colorando le pendici dei monti, tanto che ora vengono chiamate “Valli arcobaleno”. Quest’anno è stata predisposta una squadra che ha l’obiettivo di ricomporre e restituire i corpi ritrovati sull’Everest; un lavoro arduo e pericoloso perché spesso i corpi sono in posti poco accessibili. Ne sono stati recuperati cinque e portati a Katmandu dove solo due sono stati identificati. Nell’ultima stagione di scalate sono 8 gli alpinisti morti. La Corte Suprema del Nepal chiede di limitare ulteriormente i permessi di accesso agli “Ottomila” che l’anno scorso sono stati ben 500 ( per salire bisogna pagare 11 mila dollari).