20.04.2022, Le Valli alla caduta dell’Impero Romano (1/2)

   La calata dei Visigoti di Alarico I, segnò la fine del glorioso Impero Romano d’Occidente, diventato troppo vasto, un mosaico ingestibile di popolazioni e lingue, diviso tra Impero d’Occidente e d’Oriente, con una Roma indebolita che passò il titolo di capitale a Milano e, per ultima, a Ravenna per quanto riguarda l’Occidente e Nicomedia e Costantinopoli per l’Impero romano d’Oriente. Cividale, che la tradizione vuole fondata da Giulio Cesare, era poco più di un accampamento militare e solo con l’arrivo dei Longobardi (VI secolo) iniziò lentamente a ingrandirsi fino a diventare un centro di una certa importanza sotto Lotario, con il toponimo di Civitas Austriæ. Come tutti i passaggi epocali, anche nel Friuli orientale si risentì la fine dell’impero e l’arrivo dei nuovi padroni che saccheggiarono le poche borgate presenti in pianura. Di Ponteacco non c’era traccia: il paese sarebbe nato 500 anni dopo. Come si presentavano le Valli all’inizio del VI secolo? Secondo la ricostruzione degli storici, erano semplicemente una fitta boscaglia, con una vegetazione talmente consistente, da attanagliare e impedire lo sviluppo del fondovalle …

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