Anche a Ponteacco, 300-400 anni fa si lavorava il cuoio, attività che riguardava non solo il nostro paese, ma tutte le Valli. È un argomento poco consueto, non molto conosciuto e frutto di una nostra piccola ricerca tesa a conoscere gli aspetti di vita dei nostri progenitori. Il cuoio è uno tra i prodotti più versatili prodotti dall’uomo e per questo motivo è stato impiegato fin dall’antichità per una grande varietà di usi. In paese si fabbricavano calzature, cinture, bisacce e stringhe in cuoio e probabilmente anche altri manufatti decorativi di cui si è persa ogni traccia. Senz’altro era un’attività di nicchia, che ha riguardato pochi paesani e forse proprio per questo motivo non ci sono giunte testimonianze concrete, ovvero oggetti capaci a resistere alla deteriorabilità del materiale. Per la lavorazione era necessario un tavolino, le forme o i disegni, taglierini affilatissimi capaci di far adattare la materia prima alle esigenze dell’artigiano. Nel ‘500 e ‘600 nelle Valli l’uso del cuoio era assai diffuso e comprendeva anche le preziose selle dei cavalli prodotte nel nostro circondario e piuttosto pregiate poiché nei lunghi mesi d’inverno era facile dedicare più tempo per la creazione di esemplari unici.