Secondo il farmacista e storico della medicina dott. Fornasaro, l’influenza spagnola del triennio 1918 causò nel cividalese e nelle Valli la morte di poco più di 400 persone. Una cifra importante, che forse fu responsabile di uno o più decessi anche in paese. La storia delle epidemie è molto lunga e la stessa parola ha origini greche grazie alla vittoria di questi sui persiani colpiti anzi, decimati, da una tra le più grandi dissenterie globali della storia. La peste nera uccise circa 20 milioni di persone nel 1348-1349 e la colpa fu data agli ebrei, che dovettero fuggire verso est, fondando quelle comunità che 800 anni dopo furono sterminate dai nazisti. Ma i “conquistadores” spagnoli furono i migliori in fatto di propagazione di infezioni: vaiolo, influenza, peste bubbonica, morbillo, febbre gialla causarono la decimazione degli indigeni. Anche le truppe napoleoniche morirono di tifo in Russia prima ancora di vedere Mosca. Tbc, difterite, colera indiano sterminarono una gran percentuale di lavoratori. Si dava la colpa a tutti, compresi ai cattivi odori causati invece dall’assenza di fognature.