21.09.2022, Sant’Ilario protettore dalla siccità (2/2)

   Nel 1928, a parte uno o due brevi acquazzoni, non piovve dal 1° luglio al 6 agosto e le temperature raggiunsero picchi eccezionali, proprio come quest’anno. Per implorare le tanto attese precipitazioni, i parroci organizzavano nelle annate siccitose funzioni religiose serali con la recita delle litanie dei santi. Il 26 luglio di quell’anno partì da Ponteacco un’affollata processione che raggiunse Lasiz e la chisetta di sant’Ilario. Era guidata dal cappellano, composta da uomini, donne con il volto bruciato dal sole e da numerosi bambini. Improvvisamente, durante la funzione, si scatenò un mezzo nubifragio con vento impetuoso, ma con scarsissima pioggia. Solo lunedì 6 agosto, mentre un grande pellegrinaggio inter-parrocchiale diretto a Castelmonte si trovava a metà salita, arrivò un forte temporale che finalmente annunciò la fine della siccità. Ironia della sorte: l’estate successiva si rivelò molto piovosa e fresca.

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