22.10.2021, La raccolta delle castagne (1/2)

   Premessa: ciò che noi oggi definiamo “bosco”, un tempo era prato, ben falciato, con macchie isolate di bosco composto da latifoglie, tra le quali gli storici castagni, usciti da poco tempo da una lunga malattia durata circa trent’anni. La raccolta delle castagne era l’ultimo impegno prima del riposo invernale. Si trattava di un lavoro piuttosto pesante, che riguardava tutti i membri delle famiglie di un tempo. Gli alberi di questo pregiato frutto erano molto rispettati, curati e costituivano una piccola oasi d’ombra in un mare di superficie prativa. Sul ramo più grosso ed accessibile gli zii, papà o nonni installavano la “plènghalza”, l’altalena, per la gioia dei bambini, mentre gli adulti falciavano e rastrellavano. Questa era proprio la stagione della raccolta di castagne e le varie proprietà di terreno erano indubbiamente rispettate dagli altri, non come adesso che il bosco si riempie di persone che si sentono autorizzate ad aprire i ricci ed asportarne il contenuto. Proprio ieri una signora di Sorzento ha trovato nel suo bosco una donna intenta a raccogliere le sue castagne. Ripresa dalla proprietaria che le contestava la sua azione, la turista le ha risposto: «Oh, ancora un chiletto e ho finito …» …

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