Si dice che “una mela al giorno toglie il medico di torno”, un detto che sottolinea l’importanza di questo frutto; esistono nel mondo circa settemila varietà, che si differenziano per sapore, colore, consistenza e utilizzo, come dicevamo ieri, in ricette dolci e salate, per ogni momento della giornata e per ogni periodo dell’anno. Oltre alla Seuka valligiana, dal Trentino e Südtirol sono immesse in grandi quantità sul mercato le Fuji e le Goleen delicius, poi le Naranzinis, Gamba fina, Campanina e Annurca. Fanno bella figura nei banchi dei supermercati, con le loro sfumature, ma anche nelle fruttiere della nostra tavola, creando un ambiente caldo e accogliente. La mela è molto versatile in cucina. Oltre agli strudel e torte di mele, dolci classici del nostro territorio, ci sono molte ricette a base di mela, con una notevole adattabilità degli ingredienti. Si va dai biscotti alla mela, alla Tart di frolla alla nocciola con mela marinata al rhum o la crostata rustica di mela al grano saraceno con crema di ricotta. Insomma, una grande varietà di aromi, gusti e consistenze ancora da scoprire come nell’ambito del salato, ad esempio i ravioli ripieni di mele e ricotta, conditi con burro e salvia, le crostatine con spuma di Montasio, focacce con spek, Montasio o gorgonzola alle mele rosse. Tra i nuovi dolci che saranno certamente apprezzati dagli ospiti si suggerisce di creare, o tentare di creare, la Sbriciolata delle Valli, arricchita da crema pasticcera, tenera, profumata che riporta alla memoria le merende dei fortunati di una volta.