Non sono solo i pollini gli unici responsabili di forme allergiche, ma anche polveri, particelle inquinanti emesse dai motori, determinate piante o infiorescenze, gli stili di vita, determinati alimenti che obbligano il paziente alla somministrazione di antistaminici. Lo “skin prich test” valuta la reazione cutanea del paziente utilizzando estratti allergenici messi a contatto della cute dell’avambraccio e la risposta è quasi immediata. Come difenderci dalle allergie? In casa cerchiamo di eliminare i tappeti, belli ma ricettacolo di polvere; la troppa umidità favorisce la riproduzione degli acari; togliamoci le scarpe prima di entrare in casa perché sulle suole si possono depositare polveri; alle persone più sensibili si suggerisce di non asciugare la biancheria all’esterno, almeno nei periodi di maggior diffusione dei pollini: nelle giornate ventose le lenzuola possono trattenere cospicue quantità di polline; teniamo gli animali ben spazzolati facendo attenzione a eliminare la loro forfora. In auto è suggerita la chiusura dei finestrini e l’accensione del condizionatore con il riciclo dell’aria interna; al lavoro cerchiamo di evitare il più possibile l’accumulo di polvere o, in alternativa, utilizziamo le mascherine.