23.06.2024 La notte di San Giovanni.

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E’ la notte magica in cui si festeggia la natività di San Giovanni Battista, tra il 23 e 24 giugno; viene anche chiamata la notte delle streghe perché si riteneva che, proprio in questa notte, le streghe si riunissero per il loro sabba. Nelle nostre Valli è tradizione preparare il kries, un grande falò che illumina la notte e il paesaggio notturno. A Ponteacco lo si preparava sulle Mocila, una zona senza grande vegetazione con terreno di marna (come nella Cava) vicino alla Conserva (acquedotto di Ponteacco), senza rischio di incendio.  Le famiglie preparavano grandi fascine di rami di potature e, soprattutto, di gelso: quasi tutti allevavano in casa i bachi da seta che divoravano chili di foglie di gelso fino alla fine di maggio e i rami avanzati, ancora sporchi dei fili di seta e deiezioni, venivano tenuti da parte per essere bruciati nel kries proprio come segno di pulizia, purificazione. I ragazzi passavano per le case a raccogliere le fascine e le trasportavano a due a due con un paio di bastoni tenuti “a barella”. Sul posto stabilito veniva innalzato un grande palo, chiamato stasiè, sul quale si appoggiavano ordinatamente le fascine a formare una enorme e scheletrica meda di legni. Al tramonto, appena arrivava il buio, si accendeva il falò che improvvisamente e velocemente si incendiava producendo una fortissima luce che illuminava repentinamente i volti delle persone.

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