Esiste una specie di “classifica” che stabilisce le principali fonti di stress. L’abbiamo trovata su Internet, risale al 1971 ed è stata redatta dallo psicologo Eugene Paykel. La scala riporta 61 eventi messi in primo piano dai suoi pazienti. Ne riportiamo i primi 25: al primo posto c’è la morte di un figlio, poi quella del coniuge, poi di un familiare stretto, l’infedeltà del coniuge, morte di un caro amico, grosse difficoltà finanziarie, licenziamento, perdita di immobile per esecuzione giudiziaria, aborto o figlio nato morto, divorzio, separazione coniugale dovuta a conflitti, chiamata in giudizio per gravi violazioni della legge, gravidanza non desiderata, ricovero in ospedale per grave malattia di un familiare, grave malattia personale, inizio di relazione extraconiugale, perdita di oggetti personali di valore, causa legale, matrimonio del figlio senza consenso, aumento dei conflitti coniugali, aumento dei conflitti con familiari conviventi, grosso debito, partenza del figlio per motivi di studio o lavoro, retrocessione nel lavoro, conflitto nell’ambiente di lavoro/colleghi.