È la scienza che si occupa dello studio delle piante che hanno accrescimento secondario, ovvero le piante che producono il legno. Il famoso Castagno di Pegliano avrebbe oltre 350 anni, ma in tutte le Valli ce ne sono tanti di castagni, chissa se più antichi di quello di Pegliano? Forse nel Varhàk o sulle Màkota. Se gli anelli del tronco aiutano a risolvere enigmi, la loro formazione è tutt’altro che misteriosa. Quando osserviamo la sezione tagliata di un tronco, notiamo che gli anelli sono cresciuti in modo non uniforme. Si tratta di una successione che è simile, perdonateci, al “codice a barre” e può farci ricostruire la provenienza, l’alternarsi delle macrostagioni, i periodi di siccità, di raffreddamento del clima o di particolare piovosità. Lo studio dettagliato della forma e consistenza degli anelli ci fornisce molte spiegazioni, forse anche inattese. Analizzando la sequenza si scopre che, ad esempio, dall’anno 1000 al 1850 si ebbe un calo costante della temperatura che ha causato una riduzione della crescita, quindi un anello più sottile, mentre gli anelli grandi, con una loro netta bordatura, testimoniano temperature elevate e maggior assorbimento d’acqua, trasportata verso le foglie. La natura continua ogni giorno a stupirci. È un libro aperto sul passato e sul presente. Per questo motivo dobbiamo fare tutti gli sforzi possibili per preservarla per il futuro.