Ponteacco paese di musicisti? Non possiamo affermarlo con certezza. L’unica cosa appurata è che gli strumenti musicali non erano una rarità nel nostro paese. Dal dopoguerra in poi si è sviluppata un’autentica passione per la fisarmonica, suonata da Liso, dal fratello Ennio-Juza, da Ermìn Buttera e Severino. La chitarra era lo strumento suonato da Rinaldo Lipòn, mentre Cirillo ha coltivato per molto tempo la passione per il violino. Forse non tutti sanno che Vittorino, zio materno di Mabira, possedeva competenze elevate con il mandolino e in casa Rio-Piccaro c’è ancora l’unico pianoforte a parete del paese utilizzato dalla signora Rosetta. Ponteacco ha visto nascere il complesso dei “G-men” che portarono una ventata di novità in fatto di strumenti musicali: la batteria, agli occhi di chi scrive, appariva enorme, bellissima, lucida; poi c’era la chitarra e il basso elettrici con alcuni microfoni. Durante le prove, numerosi paesani si affacciavano alle finestre del Cral per sentire la musica dei componenti del complesso, al tempo magrissimi, scheletrici …