24.09.2020, Un caso di morte apparente?

Oltre cinquant’anni fa si verificò un malore fatale a Brischis, proprio all’incrocio con la strada per Rodda. Emilio (Milio) Iussa, fratello di Beput, zio di Silvana e Savina cadde a terra e per lui non ci fu nulla da fare. Era il 27 gennaio, una giornata molto fredda. Conclusi i rilievi di legge, il corpo del nostro sfortunato paesano fu portato a casa e sistemato sul suo letto. Dopo alcune ore, a molte ore dal decesso, arrivò la bara per la sistemazione in essa del corpo. Incredibile! Nonostante la giornata fredda, ad almeno 6 o più ore dalla morte, nonostante la temperatura della camera fosse di poco sopra lo zero (in quei tempi ghiacciava anche l’acqua del bicchiere del comodino), la Nora, indimenticata moglie di Giuseppe, fratello del defunto, si accorse che il letto su cui era stato depositato il corpo era ancora caldo. Un mistero che nessuno riuscì a spiegare. Fu un caso di morte apparente? No, perché tutte le persone che si avvicendarono nella veglia, non notarono nulla di anormale se non le condizioni di una persona ormai senza vita. Ma, come si dice, la leggenda continua …

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