Domenica anonima anche ieri. Il tempo incerto, debolmente perturbato, la chiusura di tutte le attività ha convinto molti paesani a starsene a casa, a riposare, a godersi il caminetto o il tepore della propria abitazione. Assistiamo senza parole allo scorrere di giorni e settimane senza intravvedere una concreta uscita da questo lungo tunnel che sta durando da quasi un anno. Il morale non è tra i migliori, perché i casi di persone colpite dal virus riguardano volti spesso conosciuti, sempre più vicini alla nostra sfera. Se ricordiamo, la prima ondata è passata come cosa lontana, relegata alle aree di crisi e ai focolai ben circoscritti, ma in questa seconda ondata le cose sono cambiate. Tutti noi conosciamo almeno una persona che ha contratto l’infezione con testimonianze da brivido. Per questo motivo, chi può sta a casa, evita il contatto, si protegge. In quest’ottica è trascorso questo ultimo fine settimana e con oggi inizia l’ultima del mese, che ci traghetterà a febbraio. Auguriamo giorni sereni e di buona salute.