«Che bello è sentire le campane la notte di Natale», questo è il commento di Graziana dopo le suonate effettuate la sera di Natale. A sentire l’atmosfera di quella sera di tre giorni fa, eravamo solo noi, solo il campanile di Ponteacco le cui campane suonavano a festa. Poi, a mezzanotte, hanno suonato per un paio di minuti le campane di Antro, considerando che nella Grotta iniziava la suggestiva messa di mezzanotte. Tutti ricordano la sera di Natale, che moti uomini trascorrevano nell’ingresso del campanile della chiesa di Santa Dorotea. I migliori specialisti del suono si davano il turno dalle 20:00 a mezzanotte, mentre ai giovani specializzandi, quelli dal suono ancora un po’ incerto e in via di “rifinitura” era riservata la sera del 5 gennaio, l’accoglienza dei Re magi o della Befana. La notte di Natale i suonatori di campane si ritrovavano in chiesa. Nel campanile all’ingresso, a sinistra accendevano il fuoco (tanto, il fumo andava in su, lungo il campanile che fungeva da camino) ed ognuno attendeva il proprio turno seduto sulla panca in legno contenente i vecchi messali. Non mancava il vino, copioso, che dissetava i suonatori dalle fatiche. Il campanile diventava un luogo d’incontro anche per i restanti paesani, pronti a sfidare il freddo pur di far compagnia e di bere un bicchiere.