Sono state una trentina o poco più le persone che ieri sera al Centro hanno partecipato al dibattito sul futuro dell’ospedale di Cividale del Friuli. La relatrice, dr. Simona Liguori, ha parlato più in veste di medico che di consigliere regionale del Partito Democratico. Il tema ha riguardato la Legge regionale del 12 dicembre 2019, nr. 22, testo vigente dal 19 dicembre scorso che prevede, regola e rivoluziona la riorganizzazione dei livelli di assistenza, le norme in materia di pianificazione sanitaria e sociosanitaria. Un argomento complesso che divide l’opinione pubblica e va sottolineato che la difesa dell’ospedale di Cividale pare interessi più ai Comuni limitrofi che ai cividalesi stessi. In altre città del FVG ventilate modifiche o chiusure avrebbero generato barricate. Detto questo, la consigliere Liguori si è limitata ad illustrare i contenuti di questa legge controversa che vede i cittadini preoccupati per la ventilata chiusura del reparto di Medicina, dell’attività di Day hospital, day surgery e del ridimensionamento del Pronto Soccorso, che sarebbe aperto una dozzina d’ore al giorno. Sarebbe ridimensionato anche il servizio di ambulanza di San Pietro al Natisone, ottenuto con grande fatica dopo la tragica scomparsa di Erik avvenuta quasi cinque anni fa. Al termine si è sviluppato un interessante dibattito. I presenti sono stati invitati a firmare una petizione popolare per la salvaguardia delle attività ospedalieri presenti nel Presidio di Cividale del Friuli, che ha già raccolto centinaia se non migliaia di adesioni.