29.08.2021, L’incubo dei viaggi (3/3)

    Per superare le vallate dell’Isonzo e dell’Idria, fino alla piana di Vrhnika, si dovevano mettere in conto le slavine invernali, le piene dei fiumi che rovinavano i guadi, gli orsi e anche i lupi. Briganti senza scrupoli attaccavano le carrozze singole, i cui occupanti restavano non solo metaforicamente in mutande. Bastava un piccolo sacchetto di monete per finire massacrati. La stabilità politico-amministrativa dell’Impero dava certezze, ma nonostante questo, focolai di pestilenze rappresentavano un rischio. Viaggiare costava molto e il calcolo del tempo era solo immaginario: da Parigi a Vienna ci volevano tre mesi di cammino. Si dice di un mercante che partì da Udine alla volta di Vienna (via Val Natisone) con 1.000 sterline, corrispondenti agli attuali 91.000 Euro. Nessuna sorpresa, dunque, se a viaggiare “comodamente” erano solo i ricchi.

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