Con la nostra modesta rubrica non abbiamo certamente lo scopo di scomodare famosi (e controversi) personaggi della storia, in questo caso addirittura Napoleone, lo scacchista piuttosto scarso che comunque promosse il gioco secondo le regole tuttora in uso. Nato nel 1769, Napoleone si impose in tutt’Europa con una serie di regole, novità rivoluzionarie che tutt’oggi sono presenti nel quotidiano del nostro paese, delle Valli. Sembra strano, ma è così. Si potrebbe iniziare dal sistema postale italiano prima ed europeo dopo. Prima del suo arrivo, la consegna delle missive era una prerogativa dei nobili e dei signori che hanno popolato il Friuli. La nuova regola impose uffici statali, decentrati, coordinati e gestiti da funzionari pubblici. Si iniziò a parlare di tracciabilità delle lettere, si organizzarono le esazioni dei tributi con conteggi chiari, si istituì il timbro rotondo con il nome dell’ufficio postale: Rodda, Tarcetta, San Pietro al Natisone … Napoleone emanò regolamenti urbanistici anche per le città i cui nuovi interventi dovevano prevedere viali per rendere le città più vivibili: viale Venezia a UD ne è un esempio. L’imperatore dei francesi fece piazza pulita di tutta una serie di vecchie leggi e autonomie locali, secondo lui ereditate dal feudalesimo. Sparirono le Banche d’Antro e Merso …