Oltre a questo, la consueta vita di Pro Loco costituita da varie voci: la festa di Santa Dorotea che tiene viva la tradizione che si perde nella notte dei tempi, la IV d’Agosto, le riunioni periodiche del Consiglio, le gite, la nostra presenza nei social, in TV. Come si può restare indifferenti o passivi davanti al nostro sforzo? Vorremmo stimolare un’autocritica. L’uomo è un essere sociale, un membro di una tribù e un evento che succede, deve riguardare tutti gli altri componenti. Anita avrebbe festeggiato fra tre giorni (oggi) 100 anni. È un dispiacere di tutti, non solo dei familiari, sapere che non è più con noi. Lasciamo stare il “era vecchia, ha vissuto…”. Ci sarebbe stata una bella festa alla quale tutti sarebbero stati invitati. Si va nel personale? Sì, si va nel personale, perché Ponteacco è fatto di persone. Le nostre iniziative, le nostre foto, le nostre notizie raggiungono anche chi abita fuori, da Vicenza ad Amsterdam, da Dusseldorf a Roma, da Liegi ad Amburgo e tanti altri sparsi nel mondo. Ci incoraggiano con il loro sostegno. Usciamo anche noi da un anno catastrofico. Sappiamo tutti cos’è successo. Siamo stati travolti in un’esperiernza che mai avremmo immaginato e che ha influito anche sulla vita della nostra Pro Loco. Come? Chiusura forzata, assenza di occasioni d’incontro, tesseramento ridotto di due terzi, iniziative congelate, Centro desolatamente chiuso, che ha costretto alla cancellazione di ogni iniziativa. Eppure, in questa visione desertica, la vita è proseguita in forme diverse, con la scambio continuo di messaggi, con notizie e foto pubblicate. Siamo rimasti presenti e anche uniti nonostante le difficoltà. Prova ne è il ritrovato entusiasmo di ritrovarci da un paio di domeniche, di riscoprire la voglia di stare assieme. Un anno che ha messo a dura prova la tenuta della nostra Associazione, sotto l’aspetto gestionale, con obblighi economico-finanziari da rispettare e rispettati, con scadenze fiscali, con la manutenzione puntuale degli ambiti. Spese consistenti per la nostra realtà, con entrate non dimezzate, addirittura sostanzialmente ridotte. Abbiamo tenuto grazie al contributo dei soci, all’avanzo delle gestioni precedenti. Il merito di questa oculata gestione dei conti è di Patrizia e Claudia, a cui vanno il nostro ringraziamento e la nostra riconoscenza. Si riaprono prospettive che parevano appartenenti al passato, ci sono molte iniziative che stanno per partire come il progetto di fattibilità del nuovo sentiero che collegherà la sorgente della Barovza con quella del Kofadar, la prosecuzione della pista ciclo-pedonale San Pietro-Ponteacco-Tiglio che ci coinvolge, considerata la concreta sintonia che ci lega con l’amministrazione comunale nella persona del sindaco e la giunta. Il Consiglio preferisce al momento mantenere un profilo basso, affiché la programmazione non si trasformi in un “pozzo dei desideri”.