30.08.2022, Breve storia di un giornale popolare: “Famiglia Cristiana”

   Dagli anni del dopoguerra e fino alla fine degli anni ’70 il periodico entrava in quasi tutte le case del paese con il motto: “Portare Cristo oggi con i mezzi d’oggi”. Il giornale nacque ad Alba/Piemonte nel 1931, periodo fascistissimo, con il proposito di alzare la propria voce in campo etico e politico. Sotto la testata, l’avvertimento editoriale: “Non trovate erudizione, ma cibo per le vostre anime”. Era molto seguita la rubrica “I fatti del giorno”, con disegni dell’accaduto, relativi a processi per reati contro il buon costume, le sventure di bestemmiatori seriali, oltre a consigli pratici su come friggere il pesce, come ricamare l’orlo, come lavare o smacchiare gli abiti. La diffusione era affidata al volontariato e alla chiesa di San Pietro al Natisone (banchetto all’ingresso della navata). Negli anni economicamente più difficili, in alcune zone del Friuli una copia costava due uova e mezzo chilo di patate. La crescita delle richieste di copie è costante, negli anni ’40 arriva il colore e si trasforma in un giornale certamente cattolico, ma non clericale. Il 1971 è l’anno del record: 2 milioni di copie, oggi ridotte a 200 mila, metà in abbonamento e il resto tra edicole e chiese, calcolando che non più del 10-15% dei credenti friulani va regolarmente a messa, con parroci sempre meno disposti di un tempo a diffondere la “buona stampa”. “Famiglia Cristiana” probabilmente ha fatto la sua epoca e certamente ha contribuito a creare e cementare una coscienza civile.

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