Riceviamo da una nostra lettrice: “Ci sono molti castagni nei nostri boschi, ma poche persone vanno a raccoglierne i frutti. Prima di tutto percé i boschi sono molto folti e non si arriva facilmente ai castagni ed anche perché la gente si è impigrita. Però arrivano “turisti” che sanno dove inoltrarsi e portano via, anzi rubano, tutte le castagne che riescono a trovare. Pochi decenni fa sulle nostre montagne c’ erano molti prati che venivano regolarmente sfalciati. I sentieri che partivano dal paese, dietro la casa di Del Zotto erano facilmente percorribili, c’erano sorgenti, i confini erano ben delimitati. Salendo verso la cima si incontrava sempre qualcuno del paese: chi tagliava legna, chi cercava funghi o -in primavera- fragoline selvatiche, chi andava a prendere il fieno dei covoni che si trovavano in montagna. Gli uomini portavano pesi enormi sulla schiena, scendendo ingobbiti lungo i sentieri”.