Le novità del Codice Napoleone (o napoleonico) del quale forse abbiamo sentito parlare, furono altre, anche di chiara apertura verso l’età contemporanea. Il matrimonio doveva essere anche civile, l’unico giuridicamente rilevante; il divorzio lo si poteva chiedere, ma solo se era consensuale. Varò una norma che imponeva l’uguaglianza giuridica tra i figli primogeniti e non ed eliminò le disparità tra maschi e femmine che rivoluzionarono anche le complesse norme ereditarie feudali. Napoleone esportò anche in Friuli il sistema scolastico adottato in Francia nel 1792: l’istruzione primaria doveva essere pubblica, obbligatoria e gratuita, aperta a ogni cittadino, sia maschio che femmina. Introdusse a UD anche i licei statali, scuole impegnative dov’era necessario studiare nel vero senso della parola, per lo più riservati a giovani di buona famiglia dove si studiava a tutti i livelli il greco classico e il latino. Le scuole erano per la prima volta finanziate dal denaro pubblico, raccolto con tasse ed investimenti del Lombardo-Veneto. Stato e Chiesa dovevano rimanere separati, concetto ancor difficile da mettere in pratica da parte dei vescovi e cardinali. Con l’Editto di Saint-Cloud del 12 giugno 1804 fu rivoluzionata l’organizzazione dei cimiteri. Qualche decennio dopo si chiuse il camposanto collocato a nord della chiesa parrocchiale di San Pietro al Natisone e s’individuò l’area dove oggi riposano i nostri defunti …