Nel chiamare l’amico intimo, ognuno segue uno schema personale: ce chi compone il numero trenta volte alla settimana, chi solo dieci. Sono forme di impronta sociale, favorite indubbiamente dall’azzeramento del costo economico delle telefonate, ridotto a zero. Sarebbe stata una spesa insostenibile l’affrontare i costi della SIP di 25 anni fa. Le persone introverse, poi, preferiscono dedicare maggior tempo a un numero inferiore di amici. Gli estroversi, invece, puntano a costruire più relazioni, ma poi riservano meno tempo a ciascuno. Qual è il risultato? Secondo gli studiosi di dinamiche sociali, questi ultimi faticheranno di più a trovare qualcuno che corra in loro aiuto in caso di bisogno. L’amicizia richiede impegno: bastano pochi mesi di assenza, di disimpegno, di disinteresse per far scivolare il contatto nelle cerchie più esterne dei nostri amici. Quando all’uscita del supermercato o del centro commerciale diciamo il fatidico: “Dobbiamo prenderci assolutamente un caffè. Sentiamoci presto…” beh, è davvero il caso di farlo. Subito!