Ci piace il buon salame, tutti gli affettati, gli spuntini deliziosi e fantasiosi. Probabilmente faremo molta fatica ad accettare gli insetti che presto potrebbero finire sulle tavole di tutti gli europei, in forma di croccante „finger food“, nei biscotti e, perché no, in bevande proteiche. Il verme della farina, la forma larvale del coleottero „Tenebrio molitor“ è il primo insetto che l’Agenzia per la Sicurezza alimentare europea (EFSA) autorizza per il consumo umano. La richiesta era arrivata da parte dell’azienda francese di produzione di insetti per alimenti, la Agronutris. E i francesi si intendono di vermi commestibili. I nostri ex-emigranti tornavano dalla Francia muniti di un puzzolente formaggio racchiuso in scatole di compensato: una volta aperto e tagliato, si presentavano stomachevoli vermetti ciccioni, corti e bianchi, che i „buongustai“ cacciavano con un pezzetto di polenta per poi ingurgitare il miscuglio, sotto gli occhi allibiti di bambini e familiari. Qualche lettrice o lettore forse ricorda il nome di questa „squisitezza“, il cui trasporto sui mezzi pubblici di quel Paese è vietato se non sono prese determinate precauzioni?