02.10.2021, L’avarizia (1/2)

   I vizi capitali sono un elenco di predisposizioni morali e comportamentali dell’anima. Sono sette, condannati e spesso impropriamente definiti “peccati capitali”. Fa parte dell’elenco anche l’avarizia, in buona compagnia della superbia, invidia, lussuria, gola, ira  e accidia, che sarebbe quell’atteggiamento indolente, pigro, svogliato, il modo di vivere nel torpore e nell’abulia. L’avarizia è un brutto vizio e chi di noi non conosce una persona avara o quasi avara. Ogni paese come il nostro annovera nella sua storia qualche personaggio avaro, tirchio, con il braccino corto, come si dice oggi. L’avarizia rappresenta un sentimento autenticamente patologico e negativo. È un modo di essere causato da una febbre del possesso che si manifesta attraverso la tirchieria, l’amore eccessivo del risparmio, l’idolatria dei beni e del denaro, della predisposizione all’usura e corruzione pur di far beneficiare le proprie tasche. È dunque un vizio capitale, anche se si è avviata una grande trasformazione: l’avaro è generalmente un isolato, una persona alla quale nulla si chiede e poiché il benessere è la condizione in cui vive buona parte della popolazione, essere avaro porta a risultati molto modesti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *