13.11.2021, Gli “over 65” sono una risorsa

   Un signore del 1957 ha detto a uno del 1956, in coda davanti alla latteria di San Pietro al Natisone: «Beh, per quei due o tre anni che ci rimangono da vivere…» E anche a Ponteacco, come nel resto delle Valli, di ultra 65enni ce ne sono. Per molti sarà una consolazione? Ebbene, la chiamano “silver economy” (economia d’argento) e rappresenta l’indotto economico che ruota attorno alle persone ultra 65enni, un’economia che nel 2025 varrà milioni e milioni di euro e genererà in EU occupazione per 80.000 persone. Gli ultra 65enni rappresentano un enorme potenziale economico e uno spazio di mercato innovativo. Riguarda una fascia che ha smesso di lavorare, ma economicamente è molto attiva. Il 65enne medio friulano ha una casa di proprietà, buone disponibilità finanziarie, tempo per aiutare i familiari e coltivare i propri interessi. Fa sport, si dedica al volontariato, se può viaggia. Tutto questo genera un flusso economico che, misurato su scala globale, avrebbe una portata equivalente a quella di una potenza economica. In Friuli si osserva quanto siano cambiate le abitudini degli ultra 65enni (“La Vita cattolica” di due numeri fa) negli ultimi anni: la spesa per le prestazioni sanitarie resta la più ingente, ma sono aumentate quelle per trasporti, cultura e tempo libero. I nuovi anziani frequentano musei, monumenti, mostre e musei. Si tratta di una fascia della popolazione quanto mai attiva, dove la produzione della calzetta sulla sedia a dondolo può certamente aspettare. E molto.

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