21.11.2021, Vax – no vax (1/2)

Nessuno avrebbe mai immaginato che l’epidemia avesse avuto la capacità di spaccare in due la società e a volte anche le stesse famiglie. Accade anche in paese tra pro-vax e no-vax. Le distanze tra i due fronti sono assai pronunciate. Poi, da una parte ci sono i catastrofisti che vedono nero dappertutto; loro pensano che gli ingressi nei luoghi comuni saranno una catastrofe, la didattica a distanza sarà la morte della scuola e la nascita di una generazione di semi-analfabeti, che il vaccino ci farà morire prima e che l’obbligo del certificato verde è un attentato alle libertà. E lo sottolineano a Trieste, Monaco, Vienna, Lubiana, Milano, Gorizia. Dall’altra parte c’è una maggioranza forse un po’ più silenziosa, che ha risposto con il proprio senso civico al cambiamento delle abitudini imposto dall’emergenza, che vede il lavoro da casa come un’occasione di crescita tecnologica e sociale. In paese ci sono un paio di studenti universitari che considerano le lezioni metà in presenza/metà in distanza come un vantaggio irripetibile …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *