Alcune ricerche hanno stabilito che gli uomini e le donne del Neolitico fumavano o masticavano tabacco (“Nature Human Behaviour”, numero dello scorso luglio). Un gruppo di studiosi dell’Anthropological Reserch Group ha trovato quattro semi di tabacco carbonizzati tra i resti di un focolare risalente a 12mila anni fa. Sono riusciti a stabilire tale carico di anni grazie alla presenza di resti carbonizzati di altre piante. Tracce di pipe in legno e conchiglia con nicotina risalgono 3.000-5.000 anni fa durante il Neolitico. Immaginiamo la scena che poteva essere avvenuta nel nostro riparo preistorico: cacciatori e cacciatrici raccolto attorno al fuoco a ruminare foglie e steli sputando i semi rimasti attaccati alla peluria appicicosa della pianta. È certamente improbabile che il tabacco crescesse spontaneamente lungo la forra del Natisone, quindi è plausibile che le foglie siano arrivate da altre zone del Friuli abitate dai primitivi, oppure addirittura da più lontano. Le piante non erano utilizzate per fare il fuoco. I semi non possono essere stati portati da uccelli selvatici. Nella nostra area, di selvatico c’erano solo rare anatre o fagiani. Non mangiavano tabacco perché è tossico e ha un sapore per loro sgradevole.