Alcuni ponteacchesi un tempo fumavano la pipa, accessorio oggi quasi tramontato, il cui futuro si è fatto un po’… fumoso. Oggi la pipa genera un indotto commerciale di oltre 7 milioni di EUR. Oggi il suo uso attraversa età e classi sociali di varia natura, mentre al momento , ai margini dei margini sia oggi che ieri, era utilizzata dalle donne. Nonostante i divieti di fumo e quest’immagine da “club per pochissimi”, il fumo da pipa genera una bella resa per i Monopoli dello Stato. Secondo l’Agenzia delle Dogane di Udine, in tutt’Italia nel 2017 sono stati prodotti ben 259.000 kg di trinciati per pipa e narghilè, tradotti in 26.700.000 Euro di accise e IVA per le casse dello stato. In paese alcuni ricordano la figura di “Merican”, zio di Giovanni Zenzic, una persona un po’ stravagante che probabilmente aveva fatto i soldi in America. Al collo aveva una catenina d’oro massiccio con orologio. Abitava nella casa oggi ridotta a un rudere, tra Olinto e Silvano Iussa. Tutti i ragazzi del tempo lo osservavano per la sua corta pipa il cui braciere aveva la forma di una testa di bisonte. Tra gli appassionati del fumo c’era anche Rik Cùaskin (Riccardo Iussa). Faceva le sigarette utilizzando la velina del calendario con foglietto quotidiano, tipo cubetto. Era l’ideale come tipo di carta e lunghezza. I caratteri stampati del calendario sicuramente tossici? Dettaglio trascurabile!