Si presume che abbia lavorato intensamente con apprezzabile reputazione e discreto talento, ma senza la genialità che dona la fama e forse senza l’appoggio che avrebbe potuto favorirla. Una foto di Bront, riprodotta da una lastra precedente di fotografo veneziano, ci mostra un bell’uomo, alto, con sguardo penetrante, barba acconcia e capello scuro ondulato e non corto. Visse male, assillato dai debiti per cronica difficoltà finanziaria e complicandosi la vita fino a rendersela irrecuperabile. Durante un soggiorno a Graz il pittore si ammalò, tornò in Friuli e morì nella sua Cividale in preda all’alcol e alla pazzia, all’Ospizio di S. Maria dei Battuti annesso al vecchio ospedale, solo e dimenticato, dopo una vita travagliata e piena di stenti. Aveva appena compiuto 47 anni.