In Friuli i consumi di birra sono piuttosto elevati e vige anche tra i nostri intenditori il vecchio proverbio sudtirolese: “Una birra senza schiuma è come una signora senza ornamenti”. E la schiuma dev’essere sempre presente perché ha un effetto protettivo sul sottostante liquido. Sciacquando il krighil (boccale) con acqua fredda, la schiuma avrà una maggior persistenza. La birra è da sempre considerata un toccasana, se consumata con moderazione. Infatti, l’alcol seppur basso, può causare disturbi al fegato. Gli effetti positivi della birra sono in larga parte dovuti alla presenza del luppolo che è un antiossidante utile a prevenire l’invecchiamento della pelle. La birra protegge il cuore migliorando la circolazione sanguigna e contribuendo a riequilibrare il colesterolo buono con quello cattivo. Fa bene al muscolo cardiaco e un moderato consumo agisce sul controllo dell’ipertensione e in qualche misura contrasta l’insorgere del diabete. Fa bene allo stomaco, migliora da digestione (i rutti connessi ne sono una prova) e favorisce la diuresi (sono storiche le orinate dell’Oktoberfest (OktoBIERfest?) dove alla fine della lunga grondaia c’è un torrente) e protegge il cervello da patologie quali l’Alzheimer. Dunque, tante buone ragioni per scolare un buon boccale pronunciando la parola d’ordine: “Ein prosit” che è anche il successo della festa della birra dello scorso ottobre a Udine.