Mentre in paese il Sabato santo, di solito verso le 14:30 il cappellano benediceva i cesti pasquali, sul sagrato della chiesa parrocchiale di San Pietro al Natisone si benediceva il fuoco ed era un’autentica gara cui partecipavano gli stessi ragazzi della koleda di fine anno, divisi per squadre. Nella scatola di alluminio dell’olio, 5 litri, raccolta durante l’anno, si praticavano dei buchi alla base del contenitore che era retto da due filestrini. Il fiduciario del parroco inseriva nel contenitore alcuni tizzoni ardenti e della brace benedetti, quindi la coppia di ragazzi raggiungeva al più presto il nostro paese. Alcuni aggiungevano dei pezzetti di ginepro che emanavano un gradevole aroma. La fuga verso il paese significava portare il fuoco benedetto nel maggior numero di case che omaggiavano i giovani con un soldo, oppure le un uovo appena benedetto. Un anno era andata male a Enzo-Zolin: arrivato poco oltre l’incrocio di Sorzento, il filestrin ha mollato la presa e i tizzoni si sono persi a terra. Quell’anno vinsero Giovanni Coren e Claudio Golles. Due giorni di pausa pasquale per la redazione, che augura a lettrici e lettori buona Pasqua e una divertente Pasquetta. Martedì 19 è previsto il prossimo appuntamento con le news.