Nel Quanntrocento-Cinquecento c’era una lotta campanilistica tra Cividale e Udine. Ognuna delle due città rivendicava il proprio ruolo storico e di guida. Spesso si è venuti alle mani e non si contano gli agguati ai danni degli uni o degli altri. Fino a pochi anni fa, Cividale era una cittadina autentica, con tutta una serie di servizi che la rendevano speciale ed indubbiamente alternativa a Udine, considerata già molto lontana. Alla fine degli anni ’60 la Pia Vigiazova ed Ermìn erano andati addirittura in viaggio di nozze a UD, prendendo la corriera del mattino e ritornando con quella della sera. Era un viaggio, Udine la si percepiva lontana. Il ricoverato all’ospedale sembrava grave se trasferito da quello di Cividale a Udine. La cittadina longobarda offriva tutti i servizi degni di un centro di rilievo. Nei negozi c’era tutta la merce richiesta dalla popolazione e a UD si recava solo la Pia Bečka, due o tre volte all’anno, ad acquistare le tira-molle, le acque colorate e i kolaci che rivendeva dal suo storico banchetto per le sagre delle Valli…