21.05.2022, Lo šparunjak e la mušnica

   Che nervoso! Aver bisogno di 100 lire per un gelato, vederle nello šparunjak, il salvadanaio metallico della Banca Cattolica del Veneto, e non riuscire a recuperare l’agognata moneta provando tutti i sistemi possibili: rovesciandolo, inclinandolo,  utilizzando un bastoncino sottile. Niente da fare: sull’imboccatura del salvadanaio si presentava una lunga fila di dentini a semicerchio che permettevano l’introduzione delle (rare) banconote e monete, ma non la loro fuoruscita, spesso “furtiva”. Non restava altro, dopo mesi e mesi di risparmio, che portare il contenitore alla sede della banca Cattolica del Veneto, a San Pietro al Natisone, prima a fianco del panificio Talotti, poi dov’era recentemente l’ambulatorio del dott. Cavallaro e chiedere al signor Bacchetti di aprirlo, contarne il contenuto accreditandone la somma sul libretto di risparmio. Bella consolazione! Quanti piccoli sacrifici, quante rinunce si sono accumulate il quel mucchietto di spiccioli che continuava ad essere inutilizzabile. Il risparmio non era finalizzato all’acquisto di un gioco, ma al rinnovo della biancheria intima, del grembiule … che cose se ne poteva fare un ragazzino delle mutande nuove, della canottiera, quando in quella somma erano “nascosti” almeno una ventina di fior di fragola, le figurine della cartoleria Fulla, il giro in giostra? A parte questi piccoli ricordi, che oggi nei tempi dell’abbondanza non sarebbero compresi dai coetanei d’oggi, carichi di telefonini, tablet e video giochi, ci soffermiamo sui termini “šparunjak e mušnica”, tratti dal vocabolario italiano-nediško …

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