Mai come quest’anno la pioggia si è fatta attendere e quella di ieri è solo acquilina in bocca. Parliamo di una carenza idrica senza precedenti, confermata dai dati della nostra postazione meteorologica. Dall’inizio del mese a stamattina sono piovuti solo 25,9 litri per metro quadrato, l’ammontare in un normale pomeriggio piovoso dei vecchi tempi. Il dato più preoccupante riguarda la quantità di pioggia caduta dall’inizio dell’anno: solo 269,2 litri in un’area dove le precipitazioni annue superano i 2.000 litri per metro quadrato. L’anticiclone delle Azzorre ha stazionato per oltre 3 mesi durante tutto lo scorso inverno, con un'”immobilità” atmosferica senza pari, con assenza totale di neve nel fondovalle, temperature miti e poca neve in montagna. Subito dopo si è affermata una nuova area di alta pressione che ha conferito al mese di maggio temperature superiori alla media. Una siccità senza precedenti in tutta l’Europa centrale, con fiumi in portata minima e laghi a livelli preoccupantemente bassi. Il fiume Po ancora risente dello scompenso idrico, ma le cose non vanno meglio neanche per il Danubio dove le compagnie di crociera hanno dovuto agliare le mete più settentrionali del grande fiume. Il comparto agricolo appare il più penalizzato: i prelievi di acqua dolce favoriscono infiltrazioni di acqua salmastra dal mare, con conseguenze gravi per i terreni destinati alla coltivazione. Il Natisone in qualche modo regge ancora, anche se la portata media di magra, in questi periodi, è esattamente il doppio dell’odierna. Chissà se dovremo invocare il buon Giove pluvio affinché ci distribuisca durante la settimana, non sabato o domenica, qualche bell’acquazzone.