16.07.2022, Una bicicletta ultramoderna

   È un lontano ricordo la bici con una ruota a terra e con il copertone portato a riparare da Manlio a San Pietro, oppure da Silverio vicino alla cappella. Ogni sellino possedeva nella sua parte posteriore il “necessaire” per la riparazione fai-da-te, sia a casa che durante il percorso il bici. Al suo interno c’era la chiave esagonale, un piccolo leverino per consentire la fuoruscita della camera d’aria, la pompa a stantuffo inserita sul telaio e uno o due cappelletti. Sono immagini che riguardano il passato remoto, quando la bicicletta era usata dai nostri muratori o seggiolai per raggiungere il posto di lavoro a San Giovanni al Natisone, andata e ritorno, estate e inverno. Enzo è uno degli ultimi testimoni di questo sacrificio indicibile. Oggi la bici? È un autentico concentrato di tecnologia. Nei giorni scorsi è stato presentato un modello rivoluzionario, dal costo di nicchia: luci che si regolano da sole in base alle condizioni di visibilità, radar posteriore che avverte se ci sono auto in arrivo, una app per gestire le varie funzioni. Il radar è posto la luce posteriore e mostra, su un piccolo dispositivo sul manubrio, quanto la macchina è alle nostre spalle. Tutto si attiva al primo giro della ruota. Le luci, obbligatorie su tutti i mezzi a due ruote, si possono accendere via app che offre tutti dati del momento e i dati statistici: velocità, altimetria, tempo di percorrenza, chilometri percorsi e quanti restano da percorrere, temperatura dell’asfalto, dell’aria, stato delle gomme, del telaio in alluminio. Si tratta, insomma, di una bici digitale per portafogli non comuni, ma per appassionati del settore: siamo sui 4.500 EUR.

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