Contestualizziamo il titolo della notizia per non far sobbalzare dalla sedia gli esperti cinofili come Renzo Onesti. Ventimila anni fa, nel tardo Pleistocene, il FVG doveva essere un posto piuttosto affollato: l’Europa del nord era ricoperta di ghiacci, le Alpi Carniche e Giulie pure, fino alle colline moreniche del sandanielese e del Collio. Tra i pochissimi umanoidi e gli animali si creò una specie di promiscuità al punto che i lupi si avvicinarono agli umani, il primo passo di un lento processo di domesticazione che alla fine portò al cane (canis lupus familiaris). Sono in corso analisi genetiche che probabilmente confermeranno la tesi che il cane è un discendente del lupo, uno dei temi più affascinanti della storia dell’umanità. Non è ancora chiaro dove la domesticazione sia iniziata. I lupi si sono avvicinati per mangiare gli scarti di cibo e probabilmente alcuni cuccioli sono stati presi dall’uomo e allevati. Poi, generazione dopo gnerazione, sono stati scelti quelli più docili e con caratteristiche utili all’uomo come l’abilità nella caccia e nella difesa del focolare …