24.11.2022, Noi e la musica

   Numerose sono le persone che la musica proprio non la sopportano. Per loro si tratta solo di un insieme di rumori, spesso sgradevoli e senza capo né coda. Nel doveroso rispetto del pensiero altrui, possiamo affermare che questo atteggiamento è una specie di limite perché, da quando è mondo, la musica fa parte delle attività umane. Ne sono testimoni centinaia di brani, sia popolari che “hits”, indimenticabili, legati a un ricordo, a una persona cara oppure ad un evento speciale. Purtroppo da noi la musica non ha avuto mai peso in ambito scolastico-formativo: è insegnata poco, spesso in modo superficiale, con pochi mezzi e non favorisce l’aggregazione che sta alla base per la formazione di cori, bande o complessi. Per vent’anni Ponteacco è stata la sede della Scuola di musica diretta dal prof. Nino Specogna, che ha avvicinato molti ragazzi a nobili strumenti musicali e solo oggi si può dire quanto fosse importante la conoscenza di uno strumento e, soprattutto per i più giovani, la facilità nella comunicazione, il superamento di aspetti emotivi nei più timidi, migliorando anche l’acquisizione del linguaggio e della sicurezza in se stessi. Siamo diventati quasi tutti stonati, anche se il prof. Specogna sostiene che non esiste “lo stonato”, ma la persona poco educata musicalmente. La materia scolastica, infatti, è denominata “Educazione musicale”. Si potrebbe invertire la rotta e assegnare alla musica quel ruolo molto importante che si merita.

 

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