La notizia di oggi prende spunto dalle ingenti spese che ha sostenuto e sostiene tutt’ora Renzo per mantenere in salute il suo cane, soprattutto in questi periodi nei quali affronta cicli dal dermatologo. “Se si ama un animale -ci ha detto- gli si deve voler bene sia quando dà, sia quando ha bisogno”. In effetti, i friulani non avranno peli sulla lingua, mentre ce ne sarebbero molti sul divano e sul letto: si tratta di un segnale evidente della presenza in casa di cani e gatti, gli animali domestici preferiti da tutti noi. Tra il 2015 e il 2019 in UE questi “pets”, come si dice oggi, sono aumentati rispettivamente del 4 e del 7,6% [dati Soc. Kearney]. Subito dopo, la crescita della loro presenza nelle nostre case passò a due cifre percentuali grazie ai cani e alle passeggiate in tempo di Covid. Nel 2020 nel mondo si sono spesi 44 miliardi di euro per mantenere e curare gli animali domestici e Kearney prevede che tra due anni si supereranno i 65 miliardi. Sarà o non sarà etica questa mole di denaro spesa in animali, mentre in Africa ci sono bambini che ogni minuto muoiono di fame? Ce lo chiediamo tutti, ma domani analizzeremo com’è speso quest’enorme capitale …