La colazione contemporanea è un autentico rito, che tra l’altro appare molto laborioso in fatto di tempo nell’apparecchiare, predisporre vasetti, contenitori, tazze, caraffe, tetrapak eccetera e soprattutto al mattino, quando i minuti sono contati. Si tratta di molti oggetti che è necessario poi sparecchiare se si vuole lasciare la cucina in ordine. Dicevamo ieri che in alcune case si apparecchia la tavola già la sera prima. Si espone una serie di prodotti, parte dei quali condizionati dalla pubblicità televisiva come il latte senza lattosio. Sul tavolo imbandito non si trovano cibi salati, sarebbe troppo british, ma alimenti dolci o neutri di ogni natura. Si comincia dai succhi di frutta, estratti e spremute per un’iniziale sciacquatina alle fauci, per poi passare a una varietà personalizzata di marmellate e confetture (a ognuno il proprio vasetto, dai frutti di bosco per la mamma, alla Nutella per i ragazzi), fette biscottate normali o integrali, il bollitore del caffè o caraffe in metallo con coperchio contenenti o latte o acqua calda per i vari the, scatole con fiocchi d’avena o di riso, altri di corn-flakes classici o alla cioccolata per i commensali più giovani e anche macedonia di frutta. Numerose persone da almeno un decennio fanno colazione al bar con il cappuccino e la buona brioche, tanto buona quanto poco dietetica. In pochi anni le abitudini del primo mattino sono cambiate, sono diventate molto impegnative per soddisfare le esigenze trasformate ormai in autentico rito.