31.01.2023, Le mulattiere per Mezzana (2/2)

   Lungo il percorso del tracciato “Mamula”, che collegava Ponteacco a Mezzana, oggi inghiottito dal bosco, ci sono ancora almeno due sorgenti di acqua potabile, un tempo molto utilizzate da chi falciava il fieno o faceva la meda, considerato che fino a una cinquantina di anni fa buona parte dei versanti delle nostre montagne era tenuta a prato. Da una delle due sorgenti gocciolava un’acqua “miracolosa” che era somministrata agli ammalati. Per attingere e riempire un bottiglione era necessario percorrere una specie di breve tunnel e armarsi di grande pazienza per riempire il recipiente. La mulattiera che partiva da Tiglio presentava un percorso più ripido che è stato utilizzato dalle jeep americane, snodate e a quattro ruote motrici, per rifornire il piccolo borgo del materiale da costruzione dopo l’incendio del paese, appiccato dai cosacchi il 26 febbraio 1945. Luciana e Marina sono state le ultime scolare a utilizzare la mulattiera, ogni giorno a piedi, andata e ritorno, per raggiungere la scuola elementare di Ponteacco, poi finalmente arrivò la strada. Gli abitanti di Mezzana erano solidali tra loro e anche organizzati: quando un tempo nevicava, potevano contare su un punto d’appoggio a Ponteacco presso parenti o amici. Dopo una giornata di lavoro e con mezzo metro di neve sarebbe stato impossibile raggiungere casa. Basta chiedere conferma a Palmiro.

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